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La tela, databile alla prima metà del XVIII secolo, presenta con i loro emblemi parlanti San Domenico di Guzman e Sant’Antonio di Padova cha affiancano l’Arcangelo Michele mentre schiaccia il Maligno, recando in mano la bilancia su cui le anime subiscono il giudizio individuale.

Dall’alto dei cieli, la Vergine Maria contempla la scena, sorreggendo il Bambino Gesù con lievi, solleciti gesti materni, attorniata da un corteggio d’angeli. Nel dipinto, si può riconoscere il «Quadro d’altare in tela, rappresentante S. Domenico ed altri Santi, di autore incerto (mediocre dipinto)» enumerato da Giuseppe Carloni in una nota redatta per conto del Sindaco Piccadori in data 9 maggio 1869, quando il Comune di Rieti provvide ad attuare le leggi Siccardi, definito pure da don Vincenzo Boschi «di mediocre valore, e per di più mal ritoccato».

Anonimo
Sacra Conversazione con San Michele Arcangelo, San Domenico, Sant’Antonio di Padova
Olio su tela, cm. 303 x 200 (deposito)
Sec. XVIII
Chiesa conventuale di San Domenico, Rieti