La tela, dalle dimensioni analoghe alla precedente, fu incassata entro una delle grandi cornici a stucco a tutt’oggi conservate nell’abside della chiesa monumentale di San Domenico.
Anch’essa firmata dal Concioli e datata 1791, presenta su uno sfondo di genere dal gusto vagamente neoclassico la scena dell’apparizione del Risorto, il capo circonfuso dal nimbo di luce, sul corpo atletico i segni della passione, al cospetto degli apostoli - alcuni, come San Pietro, identificabili per i loro emblemi parlanti - che incarnano la gamma dei loro sentimenti, dall’incredulità allo stupore, dalla pietà all’adorazione.