Presso la pinacoteca diocesana, trovano sede alcuni degli affreschi restituiti dalle pareti del coro intorno alla metà del XX secolo, sottoposti ad interventi di restauro conservativo ad opera della competente Soprintendenza, definitivamente sottratti ai guasti dell’umidità nel 1979, quando vennero staccati e riportati su tela.
I vasti frammenti della decorazione quattrocentesca del coro della chiesa conventuale di San Francesco confermano l’intensità dei rapporti intercorrenti fra gli artisti locali ed i maestri più celebri, che affiancarono frate Elia da Cortona nella costruzione della Basilica di Assisi: nei riquadri incorniciati da finte colonne e trabeazioni dipinte, infatti, sono inclusi vari episodi della vita del Santo modellati sull’esempio delle Storie di San Francesco realizzate da Giotto presso la Basilica Superiore di Assisi.
Il ciclo pittorico comprende in sequenza le scene del Sogno di Innocenzo III, del miracoloso evento del Presepe di Greccio, dell’apparizione di San Francesco sul carro di fuoco; in posizione centrale, era la Madonna in maestà con il Bambino e Santi; poi di seguito la Visione dei Troni, la guarigione del Malato di Lerida e la scena della Liberazione dell’eretico Pietro dal carcere.
Nell’alto fascione geometrico sono incluse le eleganti figure degli Angeli turiferari.