La tela, che era presso un altare del transetto, è attribuita al Pandolfi dallo storico dell’arte Francesco Abbate che vi ravvisa i modi stilistici del pittore pescarese.
La composizione si sviluppa sui due piani della vicenda terrena, cui partecipano attoniti accanto a Maria e Giuseppe i pastori accorsi nella notte, e della vicenda divina incentrata nella maestà dello Spirito Santo che illumina la scena dall’alto, in un tripudio di angeli.
Dal fondo, si avvicina la carovana dei Magi che contribuisce ad enfatizzare i tratti più propriamente narrativi dell’opera.