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La croce astile in rame ed argento dorato, lavorata a sbalzo, cesello ed incisione, proviene dalla parrocchiale di San Salvatore a Belmonte ed è opera di bottega laziale, datata al 1547 come attesta l’iscrizione alla base del pulpito da cui si mostra la figura del Cristo risorto: «DONUS. TITIUS PETRI. PAULI. ET AIUTORIUS. ANTONII. FECERUNT. FIERI. M.D. 47».

Sul recto, è il Cristo crocifisso affiancato dall’aquila simboleggiante l’Evangelista Giovanni e dal leone di San Marco.

Nel lobo in alto è l’immagine di Santa Barbara, patrona di Rieti con gli emblemi della torre trinitaria e della palma del martirio. Il lobo in basso ha perduto la placchetta incisa. Nel verso, è il Risorto ed una Santa.

Sul verso, è l’immagine già descritta del Salvatore, nel lobo in alto un’arme gentilizia, nel lobo di sinistra una Santa monaca, nel lobo di destra una Santa in preghiera.

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Croce astile
Rame ed argento dorato, lavorata a sbalzo, cesello ed incisione
Sec. XVI
Chiesa parrocchiale di San Salvatore a Belmonte