Proviene dalla chiesa parrocchiale di Illica presso Amatrice la coppia di angeli in legno, mutili delle braccia, che dovevano essere parte integrante di una macchina processionale.

Le due figure, armoniosamente disposte in simmetria, hanno volti dalle fattezze delicate, marcate da successivi interventi di restauro che ne hanno accentuato i tratti, capigliatura gonfia e fluente. Dalle tuniche dorate, bordate di azzurro, sporge a ciascuno una gamba, quasi a dissimulare attraverso la postura l’approdo da un volo celestiale. Il moncone di un braccio, anch’esso in corrispondenza speculare, è sollevato verso l’alto, a conferma che le due statue dovevano avere la funzione di sorreggere un cero o una fiaccola.