Il duecentesco Battistero, detto di San Giovanni in Fonte, è adiacente al lato meridionale della Cattedrale.
All’antico allestimento risalgono le eleganti volte a crociera, mentre sono datate al XV secolo le pitture delle due nicchie della parete di destra, realizzate fra il 1482 ed il 1489 dal pittore reatino Domenico Papa.
Al centro dell’aula, è il pregevole fonte battesimale in pietra che reca le insegne del cardinale Angelo Capranica, vescovo di Rieti fra il 1450 ed il 1464.
Nell’ultimo quarto del XVI secolo, il battistero fu trasformato in una chiesa autonoma rispetto alla Cattedrale, in ottemperanza alle richieste del Visitatore Apostolico monsignor Pietro Camaiani che impose di sostituire con un muro l’inferriata che delimitava l’aula.
Nel corso del XIX secolo, fu demolita la grande abside semicircolare.
Al centro dell’aula, è il pregevole fonte battesimale dalle purissime forme rinascimentali.
Su di un basamento quadrangolare in cui si alternano zampe leonine e palmette, s’innesta un’agile colonnina scanalata e rastremata, culminante in un rocchio decorato con foglie d’acanto, a sostegno della vasca fasciata da un motivo decorativo che unisce agli elementi araldici del cardinale Angelo Capranica i delfini affrontati al tridente di Nettuno.
L’ampio cofano bombato che chiude la vasca culmina nell’Agnus Dei, sorretto da tre delfini.
Elementi floreali e delicate testine di Serafini affiancano l’arme del committente, che guidò la Diocesi di Rieti fra il 1450 ed il 1468.
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