Entro una piccola nicchia è collocato il busto marmoreo della giovanetta, figlia di Bartolomeo Vincenti e di Angelina di Dionisio di Pietro Giacomo, morta a soli sette anni di età: l’artista fiorentino, memore della lezione dei maestri del Rinascimento, scolpisce una testina levigata, dai lineamenti purissimi, degni del nome gentile della sventurata bambina.