La tela, di cui s’ignorano provenienza ed autore, è riferibile alla cultura figurativa emiliana del XVII secolo: vi viene riprodotta infatti l’immagine della Santa così come venne elaborata da Annibale Carracci per la chiesa di Santa Caterina de’ Funari a Roma.
In un fosco paesaggio montano, rapidamente tratteggiato, illuminato da una lama di sole che piove dall’alto tra i rami di una fitta boscaglia, Santa Margherita si volge di scorcio verso lo spettatore, indicando il cielo con la mano destra tesa verso l’alto.
Nella sinistra, la bella giovane vestita di verde tiene il libro della sapienza e la palma del martirio.