La grande tela dalla cornice mistilinea fu commissionata nel 1776 da monsignor Alessandro Mattei, vicario foraneo, e pagata 65 scudi: i documenti dell’archivio parrocchiale della chiesa di San Michele arcangelo registrano puntualmente la spesa sostenuta dal committente con il contributo del Sacro Monte Frumentario del Borgo di Rieti, ma tacciono riguardo al nome del pittore che realizzò l’opera, rimasta sull’altare maggiore della chiesa fino ai tragici avvenimenti della seconda guerra mondiale.