Il palazzo dei Papi fu costruito dall’architetto Andrea magister fra il 1283 ed il 1288. Da accesso al maestoso corpo di fabbrica un vasto ambiente dalle suggestive volte, sostenute da piloni a base quadrangolare. Dopo il violento terremoto del 1298, papa Bonifacio VIII provvide a far erigere l’arco a doppia volta che congiunge il Palatium Domini Papae agli edifici che lo fronteggiano. Nella sala delle udienze pontificie è stata allestita la pinacoteca. La collezione di opere d’arte sacra è costituita da frammenti di affreschi staccati da chiese ex conventuali, tavole e tele, espressione della sincera devozione che accomunò nel tempo i committenti, gli artisti ed i fedeli, utili a documentare l’evoluzione della pittura locale durante l’arco di ben seicento anni, dal XIV al XX secolo. Le opere esposte, insieme con le tele che adornano le pareti degli uffici della Curia e quelle custodite in deposito, contribuiscono a comprendere i caratteri salienti dell’arte locale, felicemente contaminata dalle correnti artistiche maturate nei grandi centri e lentamente fuse nel crogiolo di una terra marginale, ai confini fra il Patrimonio di San Pietro ed il Regno di Napoli.
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