La tela, di mediocre fattura, è riconducibile alla tradizione pittorica inaugurata da Ascanio e Vincenzo Manenti: da quest’ultimo in particolare trae l’impostazione narrativa, che associa all’immagine principale – l’apparizione della Vergine con il Bambino Gesù al Santo Domenicano in estasi davanti all’altare – la citazione di un episodio della vita di San Giacinto.
Il dipinto fu realizzato intorno alla metà del XVII secolo per l’altare di San Giacinto, dotato dalla famiglia Perotti de’Cavalli, di cui è riprodotta l’arme gentilizia.