Croce astile tardorinascimentale, concordemente attribuita, se non in prima mano al maestro, alla scuola di Nicola da Guardiagrele, eseguita in lega metallica ed argento con le tecniche della fusione, del cesello, del bulino e dello sbalzo con inclusioni in smalto policromo.
Nel recto è il Cristo crocifisso affiancato nei lobi orizzontali dalla Madonna sorretta da una pia donna e San Giovanni Evangelista. Nella cornice lobata superiore è il simbolo cristologico del pellicano che nutre i piccoli nel nido, nell’inferiore è l’imago pietatis.
Sul verso, accanto al Cristo risorto, sono raffigurati Evangelisti e Profeti.
La croce s’innesta sul fusto cilindrico a losanghe culminante nel raffinato nodo in rame dorato, che imita nella forma armoniosa un tempietto a base ottagonale sormontato da guglie.