Dalla chiesa di Santa Maria in Collerinaldo, un tempo unita alla collegiata dei SS. Dionisio, Rustico ed Eleuterio, deriva il calice settecentesco in argento lavorato a sbalzo da un orafo dotato di buona padronanza delle tecniche e di apprezzabile originalità.
Sulla base mistilinea, s’innesta il fusto del calice in cui prevale la decorazione di gusto geometrico che incornicia i vari simboli della Passione, la croce, i chiodi, il martello, le tenaglie, il cartiglio con la scritta INRI. Il punzone consente di attribuire il calice alla bottega di Matteo Ciocca.