L’Angelo acefalo in pietra calcarea, finemente modellato da un anonimo artista del XII-XIII secolo, è stato sottoposto ad un delicato intervento di pulitura mediante l’impacco di compresse di polpa di carta e solvente basico per rimuovere la polvere e le sedimentazioni di sostanze varie.
La stuccatura, necessaria per modeste porzioni della superficie, è stata successivamente eseguita con malta di calce e polvere di travertino.
La statua è stata infine protetta mediante la stesura di una sottile patina di resina acrilica.
L’intervento di restauro è stato compiuto nell’autunno 2004 dai professori Simone Battisti e Luigi Verzilli.