La statua lignea, proveniente dalla chiesa parrocchiale di S. Maria delle Grazie di Sambuco, presso Fiamignano,è un pregevole esempio della scultura trecentesca maturata in ambiente abruzzese, registrando significativi influssi da parte della cultura d’oltralpe, penetrata attraverso i diversi canali che implicarono contatti con la corte angioina e con i monaci cistercensi.
Della tradizione gotica, la Madonna di Sambuco ricapitola il gusto astratto, esaltato dall’austerità dei tratti del bel volto muliebre e dalla linearità essenziale della figura, quasi incorporea sotto le ricche vesti impreziosite dalle dorature dei bordi del manto. Anche la figura del Bambino Gesù, che reca nella mano destra la sfera/mondo, nella sinistra il Libro sapienziale, è caratterizzata da una fissità ieratica dello sguardo e del sorriso, che contrasta felicemente con le minute forme infantili.